di Fabio Cester
Lavora duramente per portare consapevolezza al pubblico sul tema della conservazione dell'ambiente, il suo obiettivo principale è la tutela della specie Esox Lucius ed Esox masquinongy. Inoltre sviluppa moltissimi prodotti relativi al mondo della pesca ( esche ed accessori ) con le migliori aziende del settore. Pete è stato così gentile da concederci un intervista sull'importanza della tutela e corretta manipolazione del Luccio. Fabio Cester lo ha intervistato per noi. Il risultato è un intervista meravigliosa ricca di spunti tecnici e morali in cui si percepisce il grande carisma e il grande rispetto di Pete verso gli esocidi. Buona Lettura!!!
Pete Maina è senza dubbio uno dei Pro Angler più famosi in tutto il mondo, sia per la sua bravura che per il suo carisma. E' un icona del Musky & Pike Fishing Nord Americano e mondiale, è autore di numerosi libri, articoli su riviste del settore, dvd e show televisivi in cui racconta ed insenga la pesca e la tutela degli esocidi.
Lavora duramente per portare consapevolezza al pubblico sul tema della conservazione dell'ambiente, il suo obiettivo principale è la tutela della specie Esox Lucius ed Esox masquinongy. Inoltre sviluppa moltissimi prodotti relativi al mondo della pesca ( esche ed accessori ) con le migliori aziende del settore. Pete è stato così gentile da concederci un intervista sull'importanza della tutela e corretta manipolazione del Luccio. Fabio Cester lo ha intervistato per noi. Il risultato è un intervista meravigliosa ricca di spunti tecnici e morali in cui si percepisce il grande carisma e il grande rispetto di Pete verso gli esocidi. Buona Lettura!!!
Well Pete, introduce yourself to our readers. Like when did you start to fishing for Esox, where you grew up as a fisherman.
( Bene Pete, presentati ai nostri lettori, tipo quando hai cominciato a pescare gli esocidi, e dove sei cresciuto come pescatore )
I grew up on a fishing resort in northwestern Wisconsin, and was fishing from the time I could hold a pole and stay upright. I fished for all species as a kid, and caught my first muskie off a dock that bit a bluegill. I began guiding anglers at 11, regularly at 14 during the summers. I became seriously focused on Esox mainly (personally and with my guide service) in my late teens.
Sono cresciuto in un resort per la pesca nel nord est wisconsin, pesco da quando posso reggermi in piedi e tenere un canna in mano. Da ragazzo ho pescato di tutto e ho catturato il primo musky da un pontile che mi ha morso un bluegill (simil persico sole). Cominciavo a fare la guida ai pescatori sul lago a 11 anni, e a 14 lo facevo in modo regolare durante i mesi estivi. Mi sono concentrato sugli esocidi (personalmente e come guida) prima dei vent'anni.
Are the "good old days" really gone?
(Sono davvero andati i “bei vecchi tempi”?)
Not for many species and especially-so for muskies here in the states. Because of a catch and release ethic - that really started to take hold twenty five years ago and has turned into near total release policies for the vast majority of muskie anglers - coupled with good management and introduction of muskies in many places, there are more opportunities with better quality fisheries (size structure) than ever. Sadly, the exact opposite would be true for pike in the majority of U.S. fisheries; however there is a very "different" mentality on this continent. In many Canadian fisheries - especially so to the farther north where muskies don't exist and pike are the main toothy predator - pike are valued, mainly released and managed for quality. On those fisheries, there is quality - pretty simple stuff really. On most U.S. fisheries, pike are not managed as a trophy fish and angler perception is poor. Therefore, harvest has been deemed acceptable and even encouraged. Because the larger fish are cropped off and smaller released, fast-growing healthy genetics have been diminished and most pike fisheries offer only overpopulation of smaller fish.
Non per molte specie, e in particolar modo per i muskies qui negli usa. Grazie all'etica del catch and release, che ha iniziato a diffondersi 25 anni fa e ora è diventata la prassi per la maggior parte dei pescatori di muskie , unitamente ad una buona gestione delle acque e l'introduzione del muskie in molte acque, ci sono più opportunità e acque di qualità che mai. Tristemente, per il luccio avviene l'esatto contrario, c'è proprio una mentalità diversa in questo paese. In molte acque del canad, specialmente quelle a nord dove il muskie non c'è e il luccio è il predatore principale, il luccio è considerato, rilasciato nella maggior parte dei casi, e gestito per ottenere pesci di qualità. In queste acque c'è pesca di qualità, è molto semplice. In molte acque degli stati uniti il luccio non è gestito come pesce trofeo, e la percezione è che sia un pesce di scarso interesse, va da se che l'abbattimento è largamente accettato, e spesso incoraggiato. E per via del fatto che gli esemplari grossi vengono trattenuti, e i piccoli rilasciati, va perdendosi la genetica di pesci sani che crescevano in fretta, e la maggior parte delle acque da luccio offre solo una sovrapopolazione di pesci piccoli.
How has fishing changed from those early days?
(Com'è cambiata la pesca da quando hai iniziato?)
The equipment, information and ability of the average angler has increased tremendously. So there is much more pressure on the fish; while they are not capable of "thinking", they do react to a certain level to negative experiences. Being caught, photographed and released - though not lifethreatening- is a bit embarrassing and not an experience fish like to repeat, and they do, with regular fishing pressure - display avoidance tendencies of locating to different areas and/or not reacting to presentations they've had bad experiences with. However, they still need to eat to make a living and therefore can still be fooled. These days it seems that being successful is more and more an issue of using different presentations, in different ways, as well as trying alternate locations. Finding new presentations (which often means bringing back older, forgotten ones) and methods and constantly adapting is key. Also, learning to make the most of feeding windows is important.
Le attrezzature, l'informazione, l'abilità media dei pescatori, è aumentata incredibilmente, c'è infatti molta più pressione di pesca su questi pesci, e anche se questi non sono capaci di pensare, reagiscono in un certo modo alle esperienze negative. L'essere catturati, fotografati e rilasciati, anche se non ci rimettono la pelle, probabilmente è imbarazzante e non è un esperienza da ripetere, e lo fanno regolarmente quando c'è pressione. Mostrano la tendenza ad allontanarsi da certe zone, e non reagiscono a certe presentazioni con cui hanno avuto esperienze negative. In ogni caso devono comunque mangiare per sopravvivere, e quindi esiste la possibilità di ingannarli.Ora sembra che l'ottenere risultati sia sempre più legato al fatto di usare presentazioni diverse, in modi diversi, e anche cambiare spot spesso. Trovare presentazioni nuove (che spesso significa rispolverare le vecchie dimenticate) , metodi nuovi, e adattarsi costantemente è la chiave, e anche imparare ad ottenere il massimo dalle finestre di attività è importante.
I've read a lot of your articles and I liked very much the fact that you always promote fast and clean catch and release, and everytime you find the way to focus the attention of the reader on the health of the fishery. I think it's a great thing. Is it because you saw many lakes ruined by fishing pressure or bad releases? Is the message that the angler has the future of fishing in his own hand? Would you like to share some of your toughts on this?
(Ho letto molti dei tuoi articoli e mi è sempre piaciuto il fatto che promuovi un corretto catch and release, e ogni volta che scrivi, trovi il modo di attirare l'attenzione del lettore sulla salute delle acque. Io penso sia una gran cosa questa, hai visto molti posti rovinati dalla pressione di pesca e maneggiamenti sbagliati? Il messaggio che arriva al lettore è che il futuro dell'acqua dove sta pescando è nelle sue mani, vuoi aggiungere qualcosa sull'argomento?)
This is extremely important. I like to stress with people that they should take the care and proper release of the fish just as serious as the effort to catch them. The reality is, for all anglers, that no single factor will allow them to catch more fish, as their willingness and ability to properly handle and release fish. If they make certain they have the right tools, knowledge of handling and how to properly hold, being certain to minimize time out of water, we'll all catch more fish. If not, we catch fewer. If they also spread this news to other anglers and especially new ones, the sport and quality of angling can continue to grow. And frankly, companies that produce fishing products for sale and those who make full or partial income in fishing should really take this seriously, as their ability to continue to enjoy and earn a living is directly related to healthy fisheries. If the bobbers sink seldom, or not at all, interest in fishing will do the sinking.
Questo è estremamente importante. Mi piace stressare la gente sul fatto che dovrebbero prendere il rilascio del pesce tanto seriamente quanto lo sforzo per catturarlo. La realtà è che, per tutti i pescatori, non c'è un singolo fattore che gli permetterà di prendere più pesce più importante della loro volontà e abilità di rilasciarli. Se sono sicuri di avere gli attrezzi giusti, le conoscenze su come maneggiare correttamente, e sono certi di minimizzare il tempo fuori dall'acqua, prenderemo tutti più pesci. Altrimenti, ne prenderemo di meno. Se anche questi pescatori diffondono le conoscenze ai novizi, lo sport e la qualità della pesca, continueranno a crescere. E francamente, le aziende che producono prodotti per la pesca, che siano venditori a tempo pieno, o sia solo per avere un introito extra, dovrebbero prendere questa cosa seriamente, perchè la possibilità di continuare a guadagnarsi da vivere, è strettamente legata alla salute delle acque. Se il galleggiante affonda poco, o non affonda proprio, sarà l'interesse per la pesca ad affondare.
So we could say, that the "good old days" could be brought back if the fisheries are managed well and anglers act responsibly?
(Quindi possiamo dire, che i bei vecchi tempi, possono ritornare se le acque sono gestite bene e i pescatori agiscono responsabilmente?)
Absolutely!
Assolutamente!
Other than costantly improving the way we catch and release, is there something else we could do to ensure that our catch will survive? Things like: stop fishing for them when it's too hot, or when they are too deep? You know, in summer gets pretty hot here in the Mediterranean, and fishing is often deep trolling or drif jigging, what's the line beyond which you don't suggest to go? what to do with gassed up fish?
(Oltre che migliorare costantemente il modo in cui pratichiamo il catch and release, c'è qualcos'altro che possiamo fare per assicurarsi che la nostra cattura sopravviva? Cose del tipo smettere di pescare quand'è troppo caldo, o quando sono troppo profondi? Come saprai quaggiù nel mediterraneo l'estate è molto calda, e la pesca è spesso fatta di traina profonda o jigging, qual'è la linea oltre il quale consigli di non scenere? Cosa fare coi pesci gasati?)
Absolutely here too. Considering the time, knowledge and money spent on products, new lures and efforts to fool fish, very little is spent gaining and spreading knowledge in these areas - and practicing avoidance of methods that are likely to result in mortality and wounding. Certainly there is nothing wrong with keeping some fish to eat. Selective harvest of some fish species with healthy populations results in great eating and can be a positive for fisheries' health (generally, this means keeping some of the smaller to medium size fish of a species - the range that makes up the bulk of the size-structure). If certain species decline in numbers due to harvest and/or poor natural reproduction year classes, harvest should be reduced or ceased. Generally fish at the top of the food chain, like esox, are present in the lowest numbers and on most fisheries, total release is the best practice. Angling practices for any species that are likely to result in mortality, prevent the ability to release and harvest selectively. Heat is a big factor for some species. Anglers should consider the limits that are likely to result in stress mortality. For instance, experience with muskies and pike has taught me that water temperatures above 75 Fahrenheit represent a problem. I will still fish for them up to 80 degrees, but I take much more care and eliminate out-of-water time. Above 80, I go swimming instead. Deep is another issue. It varies with species, climates and current (where there is heavier current, fish have trouble purging gas in shallower ranges than without current). Therefore anglers in different areas just need to note when they have fish that can't purge their bladder - and fish above that range. When fishing deeper, play fish lightly on the way up. Live and dead bait can work well for many species, and anglers using quickstrike systems, setting the hook immediately upon strike, can use them and have all fish be releasable. However, if they wait too long, or if they use unattended lines or a method where they can't detect the strike, they will kill those fish. In the long term, those using these methods hurt themselves and other anglers. Rough water is another bad factor; even if left in the water over the side of the boat, in a net, in big waves fish are constantly fighting to maintain equilibrium, adding to stress cumulatively. In rough water, anglers need to hurry up the release process to get the fish back below the surface.
Assolutamente si anche qui. Considerato il tempo, la conoscenza e i soldi spesi in prodotti, nuove esche e nuovi sforzi per ingannare i pesci, molto poco è speso nel acquisire informazioni, e divulgare concetti di questo tipo, o a evitare pratiche che possano ferire o uccidere il pesce. Certamente non c'è alcun male a tenere qualche pesce per mangiarselo, l'abbattimento selettivo di qualche capo di quelle specie che sono in salute, fa oltrettutto bene alla specie in se (generalmente questo significa tenere pesci di taglia piccola o media, praticamente il range che rappresenta il grosso della popolazione) Ma se questa specie, scende di numero a causa del prelievo o di cattive condizioni dei riproduttori di particolari fasce d'età, il prelievo fa ridotto, più spesso fermato. Generalmente, i pesci all'apice della catena alimentare come gli esocidi, sono presenti già in numero ridotto e quindi il rilascio totale, è la pratica migliore. La pratica di qualsiasi tipo di pesca che possa uccidere il pesce riduce la possibilità di effettuare un prelievo selettivo. Il caldo è un grosso fattore da considerare per alcune specie, e i pescatori dovrebbero considerare il limite che rappresenta uno stress tale da essere fatale per il pesce. Ad esempio, l'esperienza mi insegna che con il muskie e il luccio la temperature dell'acqua sopra i 75 fahrenheit (24°) sono un problema. Posso pescare anche con 80, (27°) ma so' che non devo tirare fuori il pesce dall'acqua e minimizzare i tempi del rilascio. Sopra queste temperature mi do' al nuoto. La profondità è un altra questione importante, varia con la specie, con il clima, con la corrente. In acque correnti il pesce fa più fatica a compensare che in acque ferme, e i pescatori che si accorgono di catturare pesci gasati ad una certa profondità, dovrebbero pescare sopra questa fascia. Quando si pesca profondi, bisogna recuperare il pesce piano. La pesca col pesce vivo o col pesce morto, dovrebbe essere fatta solo con inneschi appositi per ferrare subito appena dopo la mangiata, in questo modo tutti i pesci sono rilasciabili. Altrimenti, se aspettano troppo, non controllano le lenze, o usano sistemi che non permettono di vedere la mangiata, uccidono dei pesci. Nel lungo termine, questa gente che usa questi sistemi danneggia se stessa e gli altri pescatori. Le acque mosse sono un altro problema, anche se in acqua, dentro un grande guadino, il pesce in acque mosse combatte per mantere l'equilibrio, e aggiunge stress allo stress. In acque mosse il pescatore deve minimizzare il tempo di rilascio e mettere il più velocemente possibile il pesce sotto la superficie.
I've read also a very nice article on an Esox Angler issue of some years ago, about vertical holds and delayed mortality. There were many people involved on that article from all over the world, and the result was clear: hold the fish vertically if you want to eat it. We obviously promote horizontal holds only but, as this is a hot issue, I would like you to insist on this, what's your point of view on the vertica holds, and also on the use stuff like gaffs, lip-grips etc...
(Ho letto anche un articolo molto bello, uscito su un Esox Angler di qualche anno fa, sulle prese verticali, la mortalità occulta che vi è dietro. C'erano molte persone da tutto il mondo coinvolte nell'articolo, e il risultato era chiaro, tieni il pesce in verticale se vuoi mangiarlo. Noi ovviamente promuoviamo le prese in orizzontale, ma siccome questa è una questione di grande importanza, vorrei che tu insistessi un po' sull'argomento. Qual'è la tua opinione sulle prese verticali, e anche su oggetti tipo il boga o ganci vari?)
Vertical holds are not good for the fish. The reality is that many species are tougher than we think, and some certainly can survive vertical holds. There are many variables here, including the length of the hold and whether or not the fish thrashes wildly, which can add to damage of spine and jaw (which is attached to the gill system). What some don't consider, is that death is not the only potential negative result of a vertical hold. While they may survive, damage can inhibit feeding, breathing, speed and potentially damage internal organs - all of these things at best, slow growth and at worst result in mortality. It makes no sense to hold a fish vertically and risk damage, when a supported hold offers more control and is less damaging to the fish. God gave anglers two hands for a reason: they should use both to support the weight of the fish if they choose to get a picture of their prized catch. Any tool that is likely to poke holes in fish isn't the best.
Le prese verticali non fanno bene al pesce. La realtà è che molte specie sono più resistenti di quello che pensiamo, e sicuramente alcune sopravvivono alle prese verticali. Ci sono molte variabili su questo tema, tipo per quanto tempo il pesce viene sorretto in verticale, che il pesce si dibatta violentemente o no, il che può aumentare i danni alla spina e alla mascella (che è attaccata al sistema branchiale). Quello che alcuni non considerano, è che non è che la morte del pesce sia l'unica possibilità negativa della presa in verticale. Anche se sopravvivono, i danni possono influire sulla capacità di alimentarsi, di respirare, di essere veloce, e i potenziali danni agli organi interni, tutte queste cose, nella migliore delle ipotesi, rallentano la crescita, e possono condurre alla morte. Non ha senso tenere il pesce in verticale e rischiare di danneggiarlo, quando una presa con più supporto offre più controllo e meno danni per il pesce. Dio ha dato ai pescatori 2 mani per una ragione: devono usarle tutte e due per sorreggere la loro preziosa cattura. Ogni attrezzo che può fare buchi nel pesce non è il migliore.
Which tools you consider "a must have" in the boat, for a safe catch and release?
(Quali attrezzi consideri obbligatori in barca per praticare un sicuro catch and release?)
Long nose pliers or long hookout tool, quality hook cutters that will easily cut any size hook on the lures being used (bring spares or tie handles to boat), jaw spreaders (that don't poke holes) can be helpful for fish that won't open their mouth, but should never be used to hold the fish up; only with support; and a quality landing device with treated mesh (I use Frabill's Big Kahuna or Kwik Kradle) - a big one - that allows for the fish to be landed and contained while still in the water for hook removal. Use cutters on any hook in critical areas (like eyes and gill area) or when hooks deeply imbedded … simply start cutting the hook anywhere you can get at, and continue cutting. Pieces will generally fall out, though may need to be removed. If documenting the exact size of the fish is a goal, I suggest simply weighing the fish as a better option than measuring length and girth - as it results in more handling. Weighing is not something I do (and I quit measuring Esox quite a while ago), but compared to trying to obtain accurate measurements (which many anglers do out of water), simply using a good scale to lift the landing device with treated mesh … briefly … and subtracting the weight of the device, gives a quick, accurate weight, with minimal time out of the water and the fish supported.
Pinza a becchi lunghi, o un lungo estrattore di ami, taglia ami di qualità che permetta di tagliare qualsiasi tipo di amo sulle esche che si usano (portatene due, o legate i manici alla barca) apribocca (che non faccia buchi) che può essere utile per quei pesci che non vogliono tenere la bocca aperta, ma non deve mai essere usato per alzare il pesce senza supporto; un guadino con maglia larga e anti ancoretta, (io uso i Frabill Big Kahuna o il Kwik Kradle) uno grande però, che permetta di guadinare e contenere il pesce in acqua per tutto il tempo della rimozione degli ami. Usare il taglia ami su tutti gli ami in posizioni critiche (occhi e branchie) o quando gli ami sono piantati fondi, semplicemente si taglia tutti gli ami che si raggiungono, e si continuare a tagliare. I pezzi di solito cadono fuori, alcuni qualche volta necessitano di essere rimossi. Se documentare l'esatta taglia del pesce è il vostro obbiettivo, suggerisco di pesare il pesce anziché misurarlo in lunghezza e circonferenza, dal momento che quest'operazione richiede più maneggiamento. Non peso mai i pesci, e ho smesso di misurarli parecchio tempo fa, ma tra l'ottenere misurazioni accurate, cosa che molti pescatori fanno fuori dall'acqua, e una bilancia per alzare il guadino e poi sottrarne il peso con il minimo maneggiamento e il massimo supporto...
A seguire la seconda parte dell'intervista. LINK DIRETTO