In Italia 4 fiumi su 30 sono malati a causa della eccessiva cementificazione, dell’incuria e per colpa di chi conduce attività abusive, usando i corsi d’acqua come discariche per liberarsi di sostanze inutili e addirittura pericolose, come l’amianto. È questo il triste esito dello studio portato avanti da un team di 600 volontari che hanno realizzato un vero e proprio censimento in cui viene illustrata la drammatica situazione dei nostri fiumi.
Lo studio è stato presentato questa mattina in occasione del convegno “Fiumi d’Italia”, organizzato dal WWF a Palazzo Valentini di Roma, dove l’associazione ambientalista, Provincia di Roma e Spinning Club Italia hanno firmato un accordo per monitorare, sorvegliare, difendere e recuperare i corsi di acqua a rischio inquinamento.
“E’ indispensabile e urgente un impegno più deciso di tutte le istituzioni per garantire e raggiungere il “buono stato ecologico” degli ecosistemi d’acqua dolce entro il 2015, come previsto dalla Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE “ - ha detto il Presidente del WWF Italia, durante il Convegno.
Al Convegno è arrivato anche l’incoraggiamento del Presidente della provincia di Roma: “Garantire il buono stato ecologico dei fiumi e darsi una tabella di marcia per raggiungere questo risultato è una battaglia giusta a cui le istituzioni, a tutti i livelli e ognuna per le proprie competenze, devono dare il proprio contributo e sono certo che l’appuntamento di oggi potrà essere il miglior punto di partenza per questo percorso”.
“Con questo accordo, come altri che verranno nel futuro, il WWF vuole promuovere alleanze con quelle categorie che si battono autonomamente per risolvere la situazione estremamente critica dei nostri fiumi” - ha commentato il responsabile Programma acque del WWF Italia e della Campagna Libera fiumi.
L’accordo siglato questa mattina infatti dà il via ad una serie di progetti lanciati dal WWF per la riqualificazione, la bonifica e la messa in sicurezza di alcuni importanti corsi d’acqua italiani, dove finalmente i pesci potranno nuotare tranquilli e godersi così il loro habitat naturale. Senza minacce.
Volontari impegnati lungo il fiume Adda |
Qualche esempio?
La riforestazione nel Po mantovano e la conservazione della Trota marmorata, una delle specie inserite nella Lista Rossa dei pesci a rischio estinzione.
“I pescatori hanno il contatto diretto e costante con l’ambiente fluviale e toccano con mano i danni che colpiscono le specie più sensibili, come i predatori d’acqua dolce, all’apice delle catene biologiche dei corsi d’acqua – ha dichiarato Mario Narducci, Presidente dello Spinning Club Italia – Il nostro contributo nell’unire le forze con il WWF sarà quello di moltiplicare le azioni mirate di volontariato per interventi di recupero, come quello che effettuiamo già da 11 anni nel fiume Adda, mettendo al riparo le preziose uova di Trota marmorata in ogni periodo di secca del fiume. Saremo anche sentinelle ambientali a fianco dell’associazione per segnalare i casi più urgenti di danno al fiume e verificare l’efficacia degli interventi di recupero programmati”.
Con l’occasione, il WWF ha anche presentato i tratti essenziali di Ch2Oice, il nuovo sistema di eco-certificazione degli impianti idroelettrici, che a breve dovranno iniziare a rispettare regole precise. Un modo per impedire (almeno si spera) il proliferare indiscriminato di questi impianti.
Le relazioni tenute nel corso del convegno saranno disponibili a breve sul sito del WWF all'indirizzo www.wwf.it/acque
Ampi stralci del convegno verranno inoltre trasmessi in chiaro il 12 febbraio p.v. dal canale televisivo di Sky "Caccia e Pesca".
Il momento della firma dell'accordo |
Ampi stralci del convegno verranno inoltre trasmessi in chiaro il 12 febbraio p.v. dal canale televisivo di Sky "Caccia e Pesca".
Servizio TG1 - TG1 ore 20:00 del 27 gennaio 2011